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Tag: HF, Lancia Delta, TA01, tamiya
Questo argomento contiene 7 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da BlackCat 8 anni, 11 mesi fa.
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1 dicembre 2015 alle 22:00 #69449
Ciao e bentrovati. Era il 1993 e Tamiya “glorificava” il marchio italiano vincitore del campionato costruttori rally 1992 carrozzando l’allora in uso telaio TA-01 con la Lancia Delta HF Integrale, articolo 58117. Il modello , oggi riproposto su diversa meccanica (TT01, TT02 e XV01), replica l’auto utilizzata nel rally di Montecarlo 1992, vincitrice della gara con l’equipaggio francese Auriol/Ocelli.
Il solito pezzo da museo mi arriva da ebay; decisamente sono andato oltre all’aspetto esteriore confidando nell’integrità della meccanica. Ecco come l’oggetto è stato proposto in asta, foto da ebay:
Il modello sembrava tutto sommato in ordine, la meccanica completa, sul colore discutiamone…
Bene, me la sono trascinata appresso in una breve trasferta; chiudere una giornata lavorativa con doccia, cena e un tète a tète con un “nuovo” modello mi riappacifica con la vita. In albergo mi sono dedicato allo smontaggio a grandi blocchi e studio delle parti, così preso dal nuovo giocattolo da non aver nemmeno fatto una foto.
Poi a casa con calma ho ulteriormente ridotto gli ingombri ed iniziato il consueto ciclo di pulizia: spazzolino, acqua calda e chantecleir.
Il TA-01 è un telaio a vaschetta (bathtub) 4wd, due differenziali, anteriore ad ingranaggi e posteriore a sfere. Lo stato dei componenti interni dei differenziali e delle cascate di ingranaggi lo definirei ottimo. Probabilmente la squadretta sgranata del servo che comanda il MSC (multi speed controller, il regolatore elettromeccanico collegato al motore) ha relegato innanzi tempo il modello alla scatola, e da qui sopra chissà quale scaffale. Ecco come mi si sono presentati i due gruppi della trasmissione:
Quindi, bella ripulita, ingrassata come raccomandato e sostituzione dei tutte le boccole in teflon e ottone con cuscinetti.
Una volta chiusi i gusci e rimonato i castelli ammortizzatori ecco come si presentano:
Step successivo, braccetti, C-hubs, fuselli. Anche qui, poche foto…
Altra cosa che mi premeva controllare era lo stato degli ammortizzatori; nemmeno qui brutte sorprese, le solite unità CVA in buono stato di conservazione. Membrane ed oring ancora in ottimo stato, tanto che all’interno è ancora presente l’olio.
una volta ripulito e controllato, seguendo le istruzioni del manuale Tamiya (ieri come oggi dettagliatissimo, al punto di non far nemmeno caso al fatto che sia scritto in tutto tranne che in italiano), si passa al montaggio delle parti
Con qualcosa in più del semplice olio di gomito sono riuscito anche a portare al colore naturale i cerchi
mentre la carrozzeria me la sono ricomprata nuova; lavori di pittura rimandati alla primavera, questa rinuncio a recuperarla.
Insieme alla carrozzeria sono arrivate anche le gomme, ipotizzando due giri di ruota nel corsello box ho optato per una versione più stradale rispetto alle rally block di scatola
anche i bumper di serie sono tornati al loro posto
e per ora rimetto l’inguardabile nella scatola…
dietro i vetri neri, pilota e copilota sperano di poter presto riemergere dall’oscurità. 😉
- Questo argomento è stato modificato 9 anni fa da mastino.
2 dicembre 2015 alle 00:42 #69451Wow!
Effettivamente nella tua collezione non poteva mancare questo classicone!!!Devo dire che sei stato anche bravo a trovare un esemplare praticamente nuovo… carrozzeria a parte… ti prego, dimmi che a partorire quel color pigiama non è stato un nostro connazionale 😀 😛
Sul come pittare la nuova carrozza hai già qualche idea?
Così, di getto, non verrebbe in mente altro che la versione Martini. Ma è scontata e ce l’hanno tutti 🙂
Di livree di quel periodo e meno banali mi vengono in mente le versioni Marlboro e Repsol, viste sempre in ambito rally, che sono semplici da realizzare anche senza adesivi specifici. Oppure potresti fare la versione giappo, rossa con la striscia giallo-azzurro-giallo in mezzo.Ciaooo 😉
Massimo Turrà
2 dicembre 2015 alle 06:47 #69452Ciao Black, mi attengo alla colorazione “boxart”. L’unica divagazione concessa alla configurazione originale saranno le ruote e, nei limiti del possibile (ovvero trovare un servo da sacrificare) con l’MSC di scatola. Tanto non farà molta strada. Il set di adesivi è già compreso con il kit della carrozzeria, basta dare una passata di bianco.
Quello che mi preoccupano sono i due pilotini… da ripulire e riverniciare, sulle cose piccole e precise sono un pelo in difficoltà.3 dicembre 2015 alle 15:12 #69453Ah beh, se hai già gli adesivi, la livrea Martini rimane la meno impegnativa da realizzare.
Comunque mi pare che la tua “Tamiyite” si sia aggravata… forse è arrivato il momento di fare il grande passo e prendere anche questa?
1:1 Giant Mini 4WD Project😀 😛 😀
Massimo Turrà
3 dicembre 2015 alle 22:02 #69454non ho spazio in garage… la twingo non saprei dove metterla.
In compenso ne ho una 1/10 pronta da assemblare questo inverno.
3 dicembre 2015 alle 22:51 #69455Sei un caso senza speranze… 😀 😀 😀
Massimo Turrà
30 dicembre 2015 alle 19:00 #69470concludiamo l’opera di ripristino.
Carrozzeria con mascherature, oltre ad una passata di bianco
serie infinita di adesivi da applicare e pilotini resuscitati
Ora sono alle prese con un WildOne originale dell’epoca. Non sarà un recupero alla condizione originale ma su questo mi sto concedendo qualche licenza… alla prossima!
31 dicembre 2015 alle 10:58 #69471Te la cavi indubbiamente meglio con gli adesivi che coi colori 😀
Questa volta ti è venuta perfetta!!!Intanto Buon Anno!!!
Massimo Turrà
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