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tranquillo, gli ho già mandato il mio! [:D]
scherzo, dicevo… ma poi sul forum si potrà ancora attaccare le immagini da web. O solo caricandole da pc?
io ho già cominciato a sporcarlo il nuovo forum.
Io sono un “modelcopier”; mi manca l’occhio dell’artista, di colui che vede l’opera finita all’interno del blocco di marmo.
Poi anche con i ferri sono un cane, faccio di quei danni. Comunque, torniamo agli aggiornamenti sull’IperScorcher.
Dalle prove di posizionamento sono passato alla verifica dei possibili punti di ancoraggio della carrozzeria al telaio.
Inizialmente avevo pensato ad un supportino in alluminio su cui ancorare una barretta filettata piegata ad U e sfruttare il sistema di sgancio rapido di serie sullo Scorcher.
Infatti ho realizzato e fissato questo aggeggio:Poi ho cominciato a sagomare la carrozza per adattarla agli ingombri del telaio DT02:
Il vecchio dremel ha aiutato non poco.
Arrivato al nuovo brico aperto sulla valassina, invece della barra filettata da 4 ho trovato un tondino pieno in alluminio sempre da 4 e lì mi è venuta un’idea malsana. Barretta piegata a misura e tagliata:
Rivestita con termoretrattile rosso
leggermente spessorata “morbida” con tubetto siliconicoPer accogliere la barra ho eliminato il manufatto precedente ed ho sagomato due asole nella plastica del castello ammortizzatori.
ed ho fissatto il tutto con una FRP “mini4wd” d’annata.
e lasciatemi dire… ET VOILA’! [:D]
Adesso bisogna inventarsi qualcosa di funzionale anche per l’anteriore cercando comunque di lasciarci aperta la possibilità un domani di rimontare la SandViper come mamma Tamiya recita. [|)]
[:o)] e allora pur in ritardo rispetto al gruppo sono ancora in anticipo!
Niente frizione, niente sfere. Il TOP del semplice.
Si applicano alla scatola del differenziale i braccetti posteriori prelevati da due kit DF02,
i tiranti superiori per effetto del restringimento vanno tagliati di pocoo, in alternativa, si cercano nuovi tiranti di dimensione corratta. Ho scelto la seconda cosa per preservare l’integrità delle parti nel momento in cui si voglia smantellare lo scorcher per tornare al Viper.
Problema ostico è stato trovare una coppia adatta di dogbone. Chiaramente quelli di scatola sono inutilizzabili ma il mago GOOGLE ha tirato fuori dal cilindro un prodotto HIMOTO adatto allo scopo. Una coppia di dogbone da 63 mm “fuori tutto” codice 08061 e la trasmissione può essere considerata capitolo chiuso.Quattro testine uniball trovate tra i ricambi della ts4n aiuteranno nell’installazione degli ammortizzatori.
Verifica degli spazi millimetrici concessi dalla modifica:
e alla fine, un mare di vitine e vitarelle e ferramenteria sparsa. Mi raccomando tenete tutto diviso in sacchetti ( i richiudibili sono una salvezza) con il loro cartoncino per riconoscere poi quale vite in quele sacchetto servirà per il montaggio.
Questo l’anteriore:
E si passa alla prima prova d’abito:
Come dicevo, l’idea l’ho rubata da un utente di svariati altri forum tra cui questo, il nick è tHeo ( ma qui tHeo e qualcos’altro..), con alcune varianti sul tema di base. Il fine è quello di ottenere un mezzo il più simile allo scorcher con prezzo inferiore. L’ideale sarebbe il riuscre a riutilizzare un vecchio trabiccolo dimenticato su uno scaffale.
Insomma, noi che trabiccoli vecchi non ne abbiamo siamo partiti da un trabiccolo nuovo; base di partenza una Sand Viper di tamiya, modello TOP tra quelli con telaio DT02 (insieme a Desert Gator e Neo Falcon) tralasciando l’ormai introvabile versione MS.
Sand Viper -> Sand Scorcher = IperScorcher. Ecco spiegato il nomignolo.Questo il box del modello
e la carrozzeria dello scorcher
Per riuscire ad essere più aderenti al look dello scorcher si rende necessario ridurre la carreggiata ed il passo del telaio in uso. Ecco perchè sostituirò i braccetti inferiori del telaio DT02 con quelli posteriori del telaio DF02. La cosa “simpatica” di tamiya è che un kit braccetti comprende una coppia superiore/inferiore anteriore/posteriore per cui avendo necessità di quattro braccetti posteriori tocca acquistare quattro kit di braccetti. [xx(]
Ecco come vengono modificati i semitreni:
anteriore
posteriore
Il tami lo si monta partendo come sempre dall’assemblaggio del differenziale, in questo caso solo posteriore, del tipo ad ingrannaggi:
La Sand Viper di scatola è fornita con cuscinetti, il differenziale trova posto nella scatola di contenimento:
Visto il periodo… “non caldo” oggi alle 19.30 avevamo 16 gradi. Per domani si prevede una sudata, prima in pista e poi in cascina con la “panissa”.
Auguri di Buone Feste a tutto il forum.[:276]
Mi unisco al dolore della Famiglia Vergadoro per la scomparsa di Giovanni.
simili o leggermente più grandi le originali. Il fatto è che il rapporto del beetle è completamente diverso. Spinge un 52/10 ma anche il rapporto al differenziale è 17/boh. Il frog invece al minimo sta a 52/16 ma con intermedio 18/47.Probabilmente è possibile montare il 52/10, riutilizzando il distanziale in plastica del motore. Oppure vedo se regge il 52/16 senza distanziale.
All’anteriore hai ancora il castello in carbonio. Quello del mio figliolo l’abbiamo battazzato alla seconda uscita. Adesso monto quello in ergal.
Bello avere la pistina fuori casa ( e immagino soprattutto dei vicini non troppo vicini). [:D]Aggiornamento veloce. I lavori nel frattempo sono andati avanti. Ad un primo tentativo di accensione ho purtroppo avuto qualche problemino con la cascata ingranaggi dell’epoca, troppo usurata per permettere al beetle di avanzare degnamente. Anche il servo ACOMS d’epoca funzionava ad intermittenza ma solo quando lo voleva lui. Trovare un sanwa 102 degno di sostituirlo è stato anche troppo facile mentre più lunga l’attesa della cascata ingranaggi completa del subaru brat che , a differenza della originale, viene fornita con tre diverse rapportature. Finalmente oggi, dopo aver chiuso nelle sacche buggy e truggy ricostruiti e pronti per i prossimi impegni “scoppio”, sono riuscito a mettere insieme tutto il Beetle e, per la prima volta, a trascinarlo lungo il corsello fuori casa. Piove e fa freddo, forse il primo giorno di freddo della stagione. Mia figlia che normalmente è l’unica ad avere la pazienza e l’incoscenza di seguirmi nelle mie “mission impossible” mi ha guardato storto e mi ha dato buca ( non vorrei fosse sintomo che sta diventando grande, lei) e quindi dopo un primo check del mezzo mi sono armato di telefonino e radiocomando e ho documentato i “secondi passi” del beetle. Prima impressione: rapportato 49/19 e con le gomme del lunchbox il lattina scalda un pò troppo. Forse è più saggio passare ad un rapporto inferiore.
Per intanto, se volete, ecco il brevissimo video di oggi.[tube]http://www.youtube.com/watch?v=_anwHd23z8k[/tube]
Funzionalità limitata, ma se i tempi di switch si allungano sarà dura.
Piuttosto, come lo facciamo il nuovo forum? Con duemila sezioni come questo o partiamo con un main menù più corto? [:D]
Anzi, con ordine , si è partiti da qui…
Ho già iniziato ad odiare il sistema ad esagono dei cardani. Devo scoprire come trasformarlo con quello della re-release della Frog che usa i classici spinati. Il ragazzo è sprovvisto di regolatore e penso di montare un classico TEU101 di scatola, magari fregandolo all’M03 ,tanto motori non penso di andare oltre i 23T. Oggi ho dedicato l’intera giornata al riassemblaggio. Le gomme sono tagliate eda buttare.
Ecco la cronostoria della giornata.
Questo il gruppo della trasmissione:
Si ricomincia a montare il telaio. Ecco il nonno dei “frame vertical plate”.
Ammortizzatori lavati, manutenuti e rimontati
ed eccolo terminato
La carrozzeria invece mi ha portato via un pò più di tempo dedicato alla ricerca online delle finestrature, il pilota e qualche altro particolare. L’idea non era costruire un mezzo da mensola ma di affiancarlo nelle avventure folli del lunchbox, per cui pochi fronzoli e ricerca di una migliore affidabilità. Sempre nel rispetto dell’età.
Sembra facile eh???
Il tutto passando per questa strada:Intanto il forum è tornato online…. fiuuu! cominciavo a preoccuparmi! [:D]
Piangere… io sto recuperando le parti per replicare il sand degli zingari e mi è sparito il thread. [:D] Vabbè, voi stabilizzate il malato; se saranno necessarie trasfusioni (di argomenti) ci si rimetterà all’opera. Maledetti computer… fondamentalmente stupidi.
Black, deve essere successo un pasticcio… o sul forum oo sul mio pc… [:D]
VRC?? La prima volta che ho visto l’articolo su VRC ero così distratto che pensavo ci fosse stato un mondiale 1/10 e me lo fossi perso, poi però non vedevo i nomi dei soliti e ho ripreso il testo dall’inizio… Penso di aver rimosso la cosa, lo consideravo una forma di pubblicità… [:D]
Ho incontrato RCM non ricordo nemmeno io quando, direi tra il 92, anno in cui cominciai a bazzicare i negozi di modellismo, ed il 94, anno in cui feci “il grande balzo” delle “gare del salame”. Ricordo la recensione della Mugen Athlete su quel mio primo numero.
E’ rimasta per anni l’unica rivista, diciamo che sono stato assiduo lettore di RCM ( pur non essendone abbonato, vi tocca fidarvi della mia parola),fino a che ad un certo punto, ben certo, mi disamorai per una questione di forma e contenuti di un articolo.
Oggi sul mercato esistono altre riviste del settore e acquisto saltuariamente l’una o l’altra , dipende da dove mi porta il lavoro e da quello che offre il “giornalaio” del luogo. Di alcuni numeri, tipo quelli delle fiere, ne compro più testate, che c’è chi fotografa meglio uno stand e chi un altro.
Recuperare spazio sulla rivista? Dipende poi cosa farci, con questo spazio.
Io personalmente ho sempre trovato inutile l’angolo delle lettere ( Egidio mi è testimone)così come quello del mercatino. Lamentiamo l’impossibilità di carburare un modello via forum, figurarsi via posta sulla rivista…
Irrinunciabile i cinque minuti di notorietà dati dall’angolo delle foto dei propri modelli. Mi piacerebbe vedere più tecnica e meno reportage dalle piste, ma ammetto che per i primi deve esserci il supporto delle ditte e che i secondi garantiscano i bacini di utenza di chi compra il giornale per ritrovare il proprio nome, e la foto del modello.
La mia non prendetela come una critica, è solo una opinione. -
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